Sobbe, abbasscie, jinde.
Sstone angore
quide case addò m’a nate?
Sobbe, abbasscie, jinde:
sobbe a ville, abbasscie a menle,
jinde murigge, sobbe alli chiaghizze,
abbasscie u votne, sobba Sangiacchine,
alla partijuse di Cegghje vecchje?
Mu ca sstame sobbe e sotte
alla vije di Martine,
sstone angore
quide case addò m’a nate?
Abbasscie a ville o sott’alli nussce,
sobba culucce o abbasscie u patanare,
sobba asile o jinde u uertebaccone,
sobbe Santandonie o sobbe Sandrocche,
jinde a mammacare o sobbe Sandanne,
sobba murette jinde Cegghje nueve?
Sine sstone:
tutte quide ca sstone mu jinde a quide case
ni voline bbene, aggni tande venine
addò nu ca sstame sobbe e sotte
alla vije di Martine.
una storia di Giacomo Nigro
C’è risposta per te.
Buona giornata.
Ecco la mia risposta:
“Beh, Domenico facciamo come quei cattolici che invece di ammettere di non esserlo si creano un “rapporto personale” con nostro Signore, creiamoci un partito a testa, il partito della pancia nostra, freghiamocene della Società, della gestione comune della cosa pubblica, torniamo al campanile medioevale. Permettimi di non accettare la definizione INFANTILE: io non condivido Vendola in toto, io non frequento la sua chiesa acriticamente, te ne darò le prove. Il discorso vale anche per la magistratura, Calvino ce lo spiega benissimo nel suo “Visconte dimezzato” se dividiamo l’uomo o i gruppi organizzati di uomini, in due metà esatte, la buona da una parte e la cattiva dall’altra verificheremo che anche la parte buona con le sue azioni manichee provocherà danni invece di benefici, solo quando le due parti torneranno ad interagire verrà fuori quello che è la vera umanità, pensaci!”
Buona festa dei Santi, buon onomastico Domenico e Giacomo 🙂
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eldiablo1959
1 NOVEMBRE 2012 @ 09:15
Non intendevo assolutamente offenderti. Comunque gli effetti devastanti per il nostro territorio dopo dopo la memorabile frase: “lasciate che i bambini di Taranto vengano a me” hanno fatto terra arsa attorono al “vate” in tutta la Puglia. Credimi: NON INCANTA PIU’ NESSUNO. Se lo vedono dalle nostre parti, lo menano. Sempre a Taranto si permise di dire che… PERMETTEVA ALLE MINORANZE DI PARLARE.
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Non mi sono affatto offeso, in quel caso si che sarei un bambino, ho risposto con i miei argomenti, come ho scritto ieri nei commenti della mia pagina facebook che ti invito a leggere, chi a Taranto critica Vendola, deve anche ricordare i precedenti, non è di Vendola la colpa di aver costruito un rione popolare a ridosso della fabbrica ILVA a Taranto, non è colpa di Vendola la costruzione tout court di quello stabilimento che ha devastato il golfo di Taranto, per sempre, per un pugno di occupati che, con una politica più accorta, potevano trovare lavoro in altro modo, ad esempio attraverso la creazione di un distretto industriale direttamente connesso al territorio: tanto per dire, un distretto della scarpa, uno della sedia impagliata, uno della trasformazione dei prodotti alimentari (avrebbe salvato la nostra agricoltura) e chi più ne ha più ne metta. Mio zio Peppe a zetl’ ci ha rimesso mezzo pollice per tagliare i secolari alberi d’olivo della piana di Taranto, ci ha lavorato anni tanti erano gli alberi da tagliare per creare spazio alle acciaierie…
Non è colpa solo di Vendola se ora bisogna contrapporre l’interesse degli ambientalisti e dei malati di tumore a quelli del lavoratori dell’ILVA!
lli bueni muert’ nust’
Buoni!!!
Non vi siete accorti che tornano i kapò nazifascisti con le loro sconce rappresaglie?
“Per ogni militare tedesco ucciso devono essere ammazzati come cani dieci civili italiani!”
“Per ogni operaio sindacalizzato riammesso in fabbrica dai giudici del lavoro, noi ne sbatteremo fuori altrettanti a caso, così potranno azzannarsi fra di loro! Noi ce ne freghiamo della Costituzione della Repubblica Italiana, noi feroci manager nazicanadesi.”
Sarà per me di sinistra il primo che avrà il coraggio e la “sfrontatezza” civili di chiedere l’arresto di quel porco di Marchionne per oltraggio alla Costituzione Italiana ed alla Carta dei Diritti Universali.
Sarà di sinistra chi chiederà alla famiglia Fiat la restituzione di tutti i contributi percepiti dallo Stato Italiano.
Sarà di sinistra chi mi toglierà dalle scatole questi criminali vestiti da signori.
Intanto andiamo a firmare per abrogare la Coccodrilla Fornero.
La nostra dignità è il primo degli interessi comuni, questo lo possiamo difendere insieme, oltre le emotività ed i temperamenti individuali.
I porci che ci tengono al guinzaglio mi preoccupano di più delle case di Di Pietro e del cane di Vendola. Questi ultimi ancora non mi hanno impedito di fare lo “schizzinoso” o il “pensionato”, né mi hanno tolto diritti fondamentali.
Non ci posso credere il tecnico ha delle idee sul prevaricatore manager dei soldi altrui!
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«Non entro nel merito di decisioni interne, ma non mi è piaciuta la mossa che è stata fatta». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, commentando a Sky tg24 la decisione di Fiat di mettere in mobilità 19 operai di Pomigliano.
La Fiat è «un’azienda libera e se la vedono al loro interno». «Certamente – ha aggiunto – è una buona notizia che Fiat abbia confermato di non volere chiudere impianti in Italia. Faremo il possibile perché siano attivi e produttivi e non quasi fermi come sono oggi».
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Passera su Fiat: “Non mi è piaciuta la mossa fatta a Pomigliano” | @scoopit http://t.co/X1x3YoJw
Naturalmente quando dico “ghigliottina” intendo dire “erga omnes atque ministres”. Anche per questi “robin hood” che rubano ai poveri per dare ai ricchi una bella lama affilata sarebbe un “atto di pietà”.
Si chiamino sceriffo di Nottingham o passera o monti o fornero o grilli o vattelapesca, coi criminali che affamano il popolo la religione della ghigliottina sarebbe abbastanza benevola.
a me basterebbe la ghigliottina dell’oblio per questa gente senza vergogna che perde tempo e non ha nessuna intenzione di modificare una legge elettorale che ci mette in mano ai capibastone
Amico mio, questi non hanno nessuna intenzione di andarsene, altro che oblio.
Io capisco la tua nobiltà d’animo ed il conseguente rifiuto di qualsiasi metodo di violenza fisica, ma con questi non attacca, bisogna fargli paura.
Devono sapere che rischiano la testa…
Senti quel leccaculo di Bonanni cosa reclama dalla Fiom, senza dire una sillaba di disapprovazione per quel delinquente, DELINQUENTE, di Marchionne.
Sullo stesso argomento senti, (non si sente?), il silenzio complice di tutti i partiti!
Neanche a me piace la ghigliottina, ma questi serpenti se la cercano.
Re nonno che fa, dorme?
Quando penso che tempo fa scrissi un articoletto agiografico di Marchionne salvatore della Fiat (ben prima dei soldi di Obama) mi viene l’itterizia… questo stronzo canadese si permette di buttare nel cesso un marchio italianissimo come la Lancia per riempirci le strade di suv jeep che tolgono la visibilità della strada in città dove sono inutili, ma sono inutili anche fuori città perchè i coglioni che comprano queste casciebanche non sono neanche capaci di andare in autostrada, figurati se vanno in montagna dove quei mezzi sarebbero anche a loro agio utililizzando l’inutilizzata trazione integrale. La Lancia è la fabbrica dove ha lavorato trent’anni mio zio Domenico, il fratello della nonna paterna che fu il nostro capostipite a Torino. Dopo di lui arrivarono qui, alla spicciolata, il fratello di mio padre, mio padre e ben tre cugini primi di mio padre, una vera e propria dinastia emigrante. La Lancia sarebbe stato il mio posto di lavoro se la mia testardaggine non avesse richiesto a mio padre il sacrificio di sei anni di doppio lavoro per permettermi un diploma di scuola superiore e l’università non finita a causa del lavoro da ragioniere già trovato prima ancora del diploma. Questo manager dei soldi altrui dovrebbe essere licenziato solo per questo gesto insensato, ma figurati se i nipoti americani dell’Avvocato, ignoranti peggio del loro cane da guardia col maglione, sono capaci di un gesto così radicale, ma così naturale come avocare a se il potere di governare i propri soldi. L’unico Agnelli rimasto poi è capace solo di farmi vergognare profondamente di essere juventino da quando avevo otto anni e i calzoni corti sobba alli cappuccine. Che schifo gli Agnelli padroni spodestati, che schifo i sindacari che da rossi e bianchi sono diventati gialli, Cisl e Uil hanno la storia calpestata ogni giorno dai loro segretari cacasotto e venduti, la Camusso traccheggia invece di dar retta alla Fiom. E re giorgio che non fa altro che lanciare moniti e sparare cazzate a favore di un governo che ha imposto con la protervia di un napòletano al soldo dello straniero. Si, forse hai ragione, bisognerebbe smetterla di essere educati.
Questa è la mail che ho appena inviato alla mia segretaria provinciale della CGIL
Cara Michela
se hai letto o sentito della reazione della Direzione Fiat all’ordinanza di riassunzione di operai iscritti Fiom, sicuramente ti sarai indignata come me e milioni di lavoratori italiani.
Credo sia necessario far sapere a tutti che i lavoratori attivi o pensionati non condividono il silenzio complice di politici e sedicenti sindacalisti, a fronte di una vera e propria rappresaglia di stampo e modello nazifascista messa in atto da un manager che avrebbe dovuto, lui si, essere licenziato a difesa del buon nome e dell’interesse reale della più grande industria automobilistica italiana, che prima dell’attuale a. d. era vanto dell’Italia in tutto il mondo. Ora è solo marchio di vergogna per le relazioni sindacali con i propri dipendenti.
Ti prego vivamente di voler fare opera di informazione e di sensibilizzazione all’interno delle varie categorie affinché dal nostro territorio escano comunicati di solidarietà ai lavoratori Fiat e di condanna alla Direzione Aziendale ed a quanti, partiti, sindacati, Istituzioni si mostrano ciechi e sordi di fronte all’accaduto, ripeto una rappresaglia degna dei nazifascisti in ritirata dal nostro Paese!
Grazie per quel che vorrai fare
Pietro Palmisano
Approvo incondizionatamente girando richiesta analoga alla mia Fisac territoriale, maglionne ha passato il segno! 😦
Reblogged this on Lo smemorato di Collegno and commented:
Per onorare i nostri morti. In particolare mia nonna Anna e mia Zia Lucia che mi sono venute a mancare quest’anno.