CASALINIO ANNUNCIA LA SUA CANDIDATURA
Ricordate Rocco Casalino? L’ingegnere elettronico che partecipò alla prima edizione del Grande Fratello nel 2000? Originario di Ceglie Messapica, Casalino si è reso noto al grande pubblico anche per altre apparizioni televisive. Con un video pubblicato su Facebook, si candida in Lombardia con il Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo. “Penso di poter essere utile al movimento per la facilità a parlare con le persone”; in Lombardia, Rocco ha condotto per diversi anni un programma durante il quale i telespettatori, evidentemente fiduciosi (!) gli telefonavano raccontando problemi ed affanni di tutti i giorni.
Casalino si è autocandidato sul sito del Movimento Cinque Stelle lombardo: si voterà online il 24 e 25 novembre per scegliere i candidati della lista alle prossime regionali. Nella scheda ha anche inserito il curriculum: famiglia pugliese, nato e cresciuto in Germania fino al liceo, quindi la Puglia, la laurea in Ingegneria e ha conseguito un master in economia negli Stati Uniti e un lavoro come ingegnere in una multinazionale americana a Bari, che lasciò dopo il Grande fratello. Se eletto, promette che lascerà il suo lavoro di giornalista. Aggiunge: «non parteciperò ad alcun dibattito politico televisivo se il movimento non lo consente». Infine, fa un riferimento al suo passato: «Vi chiedo di giudicarmi per quello che sono realmente e di evitare i pregiudizi che mi accompagnano. È vero, ho partecipato a un reality, ma è stato 13 anni fa». Non è comunque la prima volta che si parla di una sua candidatura: già nel 2001 spuntò il suo nome come possibile candidato al Parlamento per le liste dell’Ulivo in Puglia, ma non se ne fece nulla.
Il Rocco odierno è cambiato da quando era nella casa con Pietro Taricone, il pizzaiolo Salvo, il serfista Sergio, soprannominato ottusangolo dalla Gialappa’s. Lo staff di Grillo dovrà valutare la candidatura dell’ex GF, e poi si potrà proporre alle votazioni online. Dopo Flavia Vento arriva Rocco Casalino nel Movimento 5 stelle.
Certo che con un biglietto da visita così, con una presa di distanza da ciò che gli ha permesso di essere noto a noi tutti, volenti o nolenti, fa tenerezza. Auguri!!! Sopratutto al movimento che sta raccogliendo adesioni di vaglia.
Intanto in tema di network e (tele)comunicazioni ecco cosa è recentemente accaduto a Villa Castelli nella Messapia:
I padani rompono … Le patane!
Ciao. Ne uno ne l’altro, io per parte mia votero qui
http://carolemico.myblog.it/archive/2012/11/18/partito-della-pagnotta.html
Ho l’impressione che un poco ci fai, perché non direi che “ci sei”.
Stai attento a dove metti i piedi, che le strade sono inaffidabili.
Comunque hai tutta la mia comprensione: con tutto il bisogno che c’è di piangere come si fa a prendere qualcosa sul serio?
Sta scritto che una risata seppellirà i nostri aguzzini, auguriamoci che il tuo sforzo rivoluzionario abbia i risultati sperati!
Credo che anche l’ingegnere abbia semplicemente pensato che il mestiere del giornalista è duro e poco redditizio…
alla pagnotta ci pensiamo tutti altrimenti moriamo di fame, l’ideale è trovare anche un po’ di tempo per pensare a come far mangiare anche chi la pagnotta non se la può permettere, non trovi?
Ciao Smemorato. Per prima cosa non ti scaldare non è il caso, non è una mia trovata ma è la pubblicità gratis. Che sia vero che sia una presa in giro boh?
Guarda sulla colonna destra in alto e clicca sopra la locandina.
Per quanto riguarda il mangiare e bere, bisogna vedere se intende mangiare e bere solo per lui o per tutti.
Per il fottere non so a cosa si riferisca, questa parola si presta a diverse interpretazioni.
Non sono ne caldo ne freddo, esprimo le mie opinioni e commento quelle degli altri. Io credo che chi fa politica, cioè si occupa delle cose di tutti, deve per forza di cose occuparsi della pancia degli altri oltre che della sua. Il finanziamento pubblico dei partiti fu pensato proprio per evitare che la politica diventasse oggetto di proprietà privata, purtroppo i mangiapagnotta hanno interpretato la legge a modo loro, rifacciamola in modo che si possa evitare il magna magna e staremo tutti meglio. Abbiamo avuto Berlusconi che ha fondato un partito pagando tutti gli appartenenti come fossero suoi dipendenti, alcuni, molti lo erano veramente suoi dipendenti (in quel caso raddoppiarono il rapporto di dipendenza) credo che basti, non ne vorrei altri di padroni di partiti.
Non è la facilità a parlare con le persone la qualità che ci interessa dei politici in questo momento.
Sono d’accordo con te Pino. In quanto alla qualità, in un momento come questo, in cui l’offerta, per forza di cose è sovrabbondante, è molto difficile distinguere il grano dal loglio. La persona oggetto del post, per quanto mi riguarda, avrebbe fatto bene a proseguire il suo lavoro di ingegnere, forse oggi non dovrebbe giustificare il suo passato “spettacolare”; avrebbe avuto probabilmente meno visibilità, o quantomeno la sua auto candidatura sarebbe stata trattata con più “normalità” e lo smemorato di Collegno non ne avrebbe saputo nulla. Sono contento del tuo rientro in pista e ti faccio tanti auguri per il nuovo spettacolo che non mancherò di pubblicizzare (fammi sapere).