A chi piace la TV del cazzeggio, Renzo Arbore manca. Il nostro Renzo lo sa ed ha provveduto, ecco allora Renzo Arbore Channel che è la nuova emittente televisiva fatta da e dedicata a Renzo Giovanni Arbore. Cantautore, attore, registra e sceneggiatore, Renzo Arbore ha avuto una carriera poliedrica ed ha riscosso successo in campo musicale con la sua Orchestra Italiana, con meravigliose trasmissioni radiofoniche come Bandiera Gialla e Per Voi Giovani. Renzo Arbore è stato anche attore e regista de Il Pap’occhio. Renzo Arbore channel nasce con l’obiettivo di divenire il principale punto di riferimento per tutti i fans del cantautore pugliese/napoletano, proponendo giornalmente in diretta streaming video musicali, interviste e trasmissioni in cui Renzo Arbore ha preso parte. Contenuti del passato, spezzoni televisivi e cinematografici e video inediti fino ai più attuali ecco cosa promette Renzo Arbore Channel. ”Con Marenco, Bracardi, Boncompagni – dice Renzo Arbore – abbiamo inventato l’improvvisazione radiofonica e poi l’abbiamo trasferita alla televisione. E Internet è anche perfetto per l’improvvisazione”.
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Non pensavo che Arbore frequentasse posti tanto equivoci.
Un radicale, cattolico? Spero non un cattolico radicale. Può essere. Tolto ciò mi ha fatto bene seguirlo fin dai tempi di Bandiera Gialla. Tempi in cui stavo a Ceglie, avevo i calzoni corti e la radio era una droga per me. Avevo un transistor (proveniente dalla Germania / zio Ciccio emigrante) che mi ispirava. In località Piatone, prendevo una canna, la trasormavo in microfono e presentavo… presentavo e cantavo, cantavo e presentavo.
A parte l’occasione, l’intervista mi pare un buon ritratto di Renzo Arbore.
Grazie per la segnalazione, ho potuto, fra l’altro leggere: “io sono innamorato di una canzone di Salvatore Di Giacomo, tra l’altro scritta con un compositore tarantino (quindi questo smentisce il fatto che la cultura napoletana sia rigorosamente riservata ai napoletani, perché Mario Costa ha scritto alcune tra le più belle canzoni napoletane di tutti i tempi, Domenico Modugno, pugliese, ha scritto delle bellissime canzoni napoletane). La più bella canzone napoletana per me è una canzone poetica che, dopo che è stata riscoperta da me è stata riscoperta anche da Franco Battiato e da molti altri:“Era de maggio” che è una canzone melodica, è una canzone poetica straordinaria senza tempo, perché le canzoni napoletane classiche sono senza tempo, non è vero che rispecchiano una Napoli che non c’è più, rispecchiano la poesia, l’arte come “L’infinito” di Leopardi io dico sempre, sono canzoni eterne.”
D’altro canto Renzo Arbore è pugliese prestato a Napoli.
Caro Giacomo
si può anche dire che c’è un’anima comune che unisce pugliesi siciliani campani calabro-lucani e che quell’anima si esprime col linguaggio e la forma culturale napoletana, a Palermo, Catania, Taranto, Foggia, Campobasso, Melfi e Gaeta?
Per fare cultura o canzone napoletana non è necessario farsi battezzare o circoncidere a Napoli.
Giusto Pietro. Il Mezzogiorno ha una comune cultura. La geografia ha un senso anche nella storia. Così la pensarono anche i riformatori della scuola creando la geostoria. Detto fra me e te gli studenti, in questo modo, non capiscono e non apprendono ne l’una ne l’altra (ma questo è fuori tema).
L’ha ribloggato su Lo smemorato di Collegno.
Arboristeria, che nostalgia!
http://www.agoravox.it/Meno-siamo-meglio-stiamo.html