l’Altra Europa è decisa a costruire unità e pluralismo a sinistra con l’ambizione di allargare la partecipazione, sconfinare da ogni recinto, progettare un’alternativa, sociale e politica capace di stare nel conflitto che si è riaperto nel Paese e di candidarsi ad esserne una risposta politica e di trarre insegnamento dalle esperienze che si producono in Europa: Syriza, Podemos, solo per citarne alcune, capace di rappresentare una vera e propria alternativa di società e di governo, unendo i soggetti che il liberismo e la crisi hanno diviso. Una ricomposizione politica contro le politiche di austerità e rigore portate avanti, in Italia, dal Pd e da Renzi. Seguiamo l’esito delle imminenti elezioni greche, ribadiamo la natura “cruciale” e “storica” del voto di domenica: “Il vero dilemma è tra la continuazione della tragedia e dei sacrifici senza fine o il ritorno alla speranza, allo sviluppo, alla normalità e alla democrazia”. Se i greci sceglieranno Syriza, l’evento “potrebbe essere una pietra miliare storica.”
La montée de SYRIZA et des forces progressistes en Europe non seulement constitue un barrage contre l’extrême-droite qu’incarne Mme LePen, mais se veut encore un message de soutien pour la démocratie adressé à tous les ennemis de cette extrême-droite. Nous n’acceptons pas de leçon de morale d’un parti qui a pour représentants des individus tels que messieurs Baltakos et Voridis [NDLR : M. Baltakos et M. Voridis appartiennent à des mouvances de l’extrême-droite grecque, et entretiennent des liens étroits avec les responsables du parti néo-nazi Aube Dorée]. Et ce d’autant moins quand les politiques d’austérité constituent le terreau de la montée de l’extrême droite.
Together with the European Left Party, of which it is a very active member, SYRIZA is fighting for the re-foundation of Europe away from artificial divisions and cold-war alliance such as NATO. As for the E.U., SYRIZA denounces the dominant extreme neoliberal and euro-atlantic policies and believes that they must and can be transformed radically in the direction of a democratic, social, peaceful, ecological and feminist Europe, open to a socialist and democratic future. This is why SYRIZA is in favour of cooperation and coordinated action of left forces and social movements on a pan-European scale. However, it does not hold euro-centric views and rejects the idea of an insulate “fortress Europe”. W SYRIZA!
Nella carta fondativa d’Europa non si parlava di austerità. Lo dice Tsipras e la dico convinto anch’io.
Confido nella vittoria di Tsipras, alla faccia di Gramellini che ci accusa di esserci innamorati nuovamente di un Papa straniero. Proprio lui che parla e straparla d’amore e buonismo ogni giorno, sostenendo subdolamente chi ci provoca dolore.
In bocca al lupo con Tsipras! Viva!!!
:::Macché straniero!!! Siamo o no tutti Europei?
Appunto!
Domani per tutti noi sarà un giorno pieno di speranze!
Questa è una giornata da ricordare, si aggiunge a quelle che vorremmo dimenticare!
Non ricordare ieri, ché oggi è già diverso.
Questi hanno appena giurato da ministri e già rivoluzionano tutto.
Basta leggere che il ministro cieco della sanità ha già annunciato di volere assicurare assistenza ai tre milioni di greci privi di assicurazione.
Il disorientamento regna sovrano, leggi un po’ quest’articolessa:clik!
Non per millanteria, ma l’avevo previsto. Anche qualcuno più scemo di me avrebbe potuto prevederlo.
Confermo soltanto che me lo aspettavo e i compagni che ho messo in guardia sabato sera sicuramente se ne ricordano. Siamo solo all’inizio. Finché si limitano a dare “numeri” si può lasciar correre e sorridere.
A maggior ragione ci sarebbe da impiccarli gli strozzini della Troika: se fossero vere quelle notizie su accordi segreti, questi cravattari hanno l’impudenza di strozzare intere nazioni a loro capriccio e piacimento. Al punto che il puttaniere di Arcore gli mandava il promemoria suggerendo le misure da imporre al nostro-suo governo, tagli alla spesa, alle pensioni, allo Stato Sociale, ecc..
Ha ragione Tsipras che i cravattari europei hanno fatto alla Grecia quello che la Cia ha fatto a Guantanamo, la tortura con l’annegamento controllato della vittima. Cravattari.
Ci vengono richiesti nervi sempre più saldi… se non fosse che anche i saldi non funzionano più, saremmo a cavallo!
Concediamo un po’ di tempo al giovane ingegnere.
Pare chiaro che ne vuole proprio poco di tempo, per darci soddisfazioni…
Intanto in Italia: due palle e mille pontificatori… ovvero giornata interlocutoria per l’elezione del Presidente della Repubblica. Ci siamo avviati alla seconda elezione consecutiva di Bianca.
In Italia, nel 2013, la coalizione «neosocialdemocratica» di Pd e Sel ha pagato le manovre dei poteri forti (che però fanno il loro mestiere: troncare ogni minima traccia di una riaffiorante autonomia politica del lavoro, al costo della crisi di sistema) e le sue gravi incertezze nel proporsi come un credibile e combattivo rappresentante di una parte di società, quella che sfida gli imperativi dell’austerità, dell’esclusione, della precarietà. E per questo la crisi ha avuto un effetto di stabilizzazione moderata, con l’irruzione catastrofica di eterogenei volti dell’antipolitica (Grillo, Salvini, Berlusconi, Renzi).
http://ilmanifesto.info/dalla-grecia-la-prima-risposta-alla-turbofinanza/