La vicenda blog/anonimato sta ancora alimentando il dibattito tra l’Amministrazione Comunale e i blogger messapici. Negli ultimi giorni, sulla questione, non si è espressa solo l’Amministrazione Comunale, ma è arrivato il parere di numerosi titolari di blog messapici. Tra questi Francesco Monaco, titolare del blog “Tribuna Libera”, tra i più longevi nella blogosfera messapica: “A mio parere quello che è avvenuto negli ultimi giorni è un siparietto di una piccola politica locale che fa ricorso ad armi di distrazione di massa per tentare di sorvolare su questioni molto più serie che riguardano la cittadinanza cegliese“, commenta Monaco di “Tribuna Libera”. Ci sono questioni che andrebbero affrontate con urgenza, per rispetto dei cittadini e del loro stesso ruolo di consiglieri comunali”. “A Ceglie di siti/blog ce ne sono tanti, tutti diversi e rappresentativi di tutte le “correnti di pensiero”. Alle ultime elezioni ricordiamo che i quattro principali blog avevano preso tutti posizione per un candidato sindaco piuttosto che per un altro. Non abbiamo paura del confronto, neanche di quello quotidiano con chi preferisce non firmarsi e che il più delle volte dall’anonimato attacca proprio i blog. Così’ come, quando avanziamo considerazioni, apprezzamenti o critiche all’operato amministrativo noi gestori lo facciamo alla luce del sole. Anche noi bloggers possiamo sbagliare a volte, ci mancherebbe, e per questo pubblichiamo con risalto anche le precisazioni e le rettifiche di chi ritiene siano state scritte cose inesatte. Con correttezza e serietà, sempre che queste richieste di rettifica, o richiesta di cancellazione di commenti, ci giungano (è molto raro)”. “La risposta all’attacco l’abbiamo data anche sui nostri blog“, aggiunge Francesco Monaco. “Non ho molto altro da aggiungere sulla questione. Faccio mia una frase pronunciata da un giornalista americano negli anni Sessanta e riferita alla famiglia Kennedy che lo aveva criticato non apprezzando alcuni suoi articoli”: “C’eravamo già quando siete arrivati, ci saremo ancora quando dovrete andare via”. “Credo che quelle parole possano valere anche per situazioni di altri luoghi e di altri tempi“, conclude il blogger di “Tribuna Libera”.
Ceglie Messapica è una realtà unica, che si distingue dalle altre città della provincia di Brindisi e della Valle d’Itria, che commentano o partecipano attraverso alla politica locale tramite numerosi siti internet. A farla da padrone nella città messapica sono invece i blog. Nel tempo hanno creato una vera e propria rete, un fenomeno del tutto particolare e che in questi anni ha dato spunto a diverse testate e società di comunicazione per approfondire il fenomeno “blogosfera-Ceglie Messapica“. Negli ultimi giorni sul banco degli imputati e veri protagonisti, sono diventati i commenti anonimi, una caratteristica che molti blog messapici continuano a fornire agli utenti. Da questi, molte volte, e con picchi nelle scorse settimane, sarebbero arrivati commenti duri e diretti, rivolti ai componenti dell’Amministrazione comunale. Non semplici critiche, ma ripetuti attacchi che hanno toccato la sfera personale, tanto da indurre l’Amministrazione Comunale a pensare ad un Consiglio Comunale specifico per dibattere sul tema. Una scelta quest’ultima vista dai blogger come un tentativo di mettere una sorta di bavaglio alle critiche e alla libertà di opinione nella città messapica. Su questo tema che rappresenta la principale scintilla della polemica è intervenuto Antonello Laveneziana, consigliere comunale di maggioranza, che spiega le motivazioni dell’Amministrazione Comunale: “Noi non vogliamo mettere assolutamente bavagli, o freni alla libertà di stampa e di opinione a Ceglie Messapica“, commenta Laveneziana. “I commenti, le critiche sono ben accette, e sicuramente danno ulteriore stimolo a tutta la macchina amministrativa per far meglio, ma non si possono accettare, secondo il mio parere, attacchi che vanno a colpire le persone dirette, molti dei quali non hanno una ragione di critica sull’operato amministrativo, ma sono esclusivamente ingiurie personali. Ok alle critiche sul nostro operato ma le offese personali sono cosa opposta“. Sul Consiglio Comunale: “L’Amministrazione Comunale ha pensato di convocare un Consiglio Comunale specifico per dibattere sulla questione dell’anonimato quando diventa mezzo per offendere. L’avevamo programmato per fine settimana ma è stato rinviato per l’interesse mostrato da altri consiglieri a questo tema. Ci aggiorneremo e decideremo un’altra eventuale data“. Infine ancora un’altra precisazione: “Ribadisco ancora una volta un concetto fondamentale. Da parte nostra non critichiamo l’operato dei blog, assolutamente. Sono un fenomeno che negli anni si è consolidato e ha dato una particolarità alla nostra città. Il vero problema sono gli attacchi personali che spesso vengono rivolti in forma anonima. Accettiamo qualsiasi critica, ma queste devono riguardare il nostro operato non la sfera personale dei componenti dell’Amministrazione. Un clima sereno è un fattore in più per tutta la città“, conclude Laveneziana.
***
Alcibiade aveva un cane bellissimo che, per altro, aveva pagato moltissimo. Un giorno inopinatamente gli tagliò la bellissima coda. Agli amici che lo rimproveravano per quel gesto e, dicendosi pieni di compassione per il cane, lo criticavano per quel gesto, Alcibiade rispose ridendo:
– E’ proprio questo che voglio! Che gli ateniesi parlino di questo fatto e non abbiano il tempo per dire nulla di più pesante sul mio conto.
(Plutarco – Vita di Alcibiade)
L’argomento mi dovrebbe lasciare indifferente; dovrei dire, girandomi dall’altra parte, “cazzivostri”. Però anche un cinico come me ha il sentimento della riconoscenza, ed io un poco di riconoscenza gliela devo. Perciò ne parlo, qua, fuori da Ceglie.
I blog cegliesi che stanno a Ceglie si sono rivelati nel tempo come i giornaletti quotidiani dei culacchi stampati su carta pagata con le tasse di tutti. Soltanto che sui giornaletti si scrive dopo che hai conseguito una laurea e dopo che ti hanno iscritto nell’elenco di una casta abilitata a incensare alcuni potenti e a combatterne con ogni mezzo i relativi nemici.
I conduttori di un blog non hanno “albo”, non hanno una “mutua” ricca come i giornalisti, e tutto quello che fanno lo fanno gratis, nel bene e nel male. Questa gratuità li dovrebbe affrancare dalle conseguenze e da possibili responsabilità, ma purtroppo non funziona così.
Purtroppo noi vediamo tutti i giorni sui giornaletti inversioni a U su un potente che ieri era incensato, seguito, osannato con doppie e triple paginate e servizi speciali ogni settimana e poi viene scaricato come un povero diavolo, un miserabile delinquente, un avanzo di galera. Mi viene il dubbio che il “giornalista professionista” è più un PR che un investigatore di “notizie” e quando cambia il potente al comando cambia soltanto il datore di “lavoro”.
Dopo tanti anni di grigia quotidianità, l’altro giorno ho letto finalmente una notizia vera, sensazionale: “La presentazione dei concorrenti alle primarie del PD è stata preceduta da un minuto di raccoglimento in ricordo del defunto Sindaco” del capoluogo. Il “fu” è stato uomo di punta del partito di Almirante a Brindisi, esponente della destra più dura nel nostro territorio e ideologo infine del “fu cavaliere di Arcore”.
Nel capoluogo c’è tanto ecumenismo politico, mi direte, per cui tutti meritano un articolo, una citazione, qualche rigo nella carta stampata. Tutti ugualmente “a la page” o meglio in copertina.
A Ceglie invece sono rimasti manichei, quasi come me. Infatti ci sono delle persone insieme alle quali non prenderò mai un caffè: Mi viene facile dirlo stando lontano, ma se sto a Ceglie me ne dovrò guardare dal dirlo in giro.
Ho provato tante volte da anonimo in vari blog a mettere alla berlina un cosiddetto imprenditore che non paga i dipendenti e nemmeno le tasse, mentre succhia finanziamenti pubblici per le sue tante attività: risultato? cancellato. Vedo però che insulti anonimi con destinatario fisso, il Sindaco o il tal consigliere della sua maggioranza o il tale assessore o il tale impiegato comunale, non sono cassati o censurati con la stessa cura che dicevo prima.
Perché? Forse perché a Ceglie non ci sono più “partigiani” a fronte di tanti “partiggiandi” e di blog di parte che però non lo dicono.
Caro Pietro, non ho granché da aggiungere:
Alcibiade aveva un cane bellissimo che, per altro, aveva pagato moltissimo. Un giorno inopinatamente gli tagliò la bellissima coda. Agli amici che lo rimproveravano per quel gesto e, dicendosi pieni di compassione per il cane, lo criticavano per quel gesto, Alcibiade rispose ridendo:
– E’ proprio questo che voglio! Che gli ateniesi parlino di questo fatto e non abbiano il tempo per dire nulla di più pesante sul mio conto.
(Plutarco – Vita di Alcibiade)