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Cari amici, qui dico amici
Nel senso vasto della parola:
Moglie, sorella, sodali, parenti,
Compagne e compagni di scuola,
Persone viste una volta sola
O praticate per tutta la vita:
Purché fra noi, per almeno un momento,
Sia stato teso un segmento,
Una corda ben definita.
Dico per voi, compagni d’un cammino
Folto, non privo di fatica,
E per voi pure, che avete perduto
L’anima, l’animo, la voglia di vita.
O nessuno, o qualcuno, o forse un solo, o tu
Che mi leggi: ricorda il tempo,
Prima che s’indurisse la cera,
Quando ognuno era come un sigillo.
Di noi ciascuno reca l’impronta
Dell’amico incontrato per via
In ognuno la traccia di ognuno.
Per il bene od il male
In saggezza o in follia
Ognuno stampato da ognuno.
Ora che il tempo urge da presso,
Che le imprese sono finite,
A voi tutti l’augurio sommesso
Che l’autunno sia lungo e mite.Primo Levi, 6 dicembre 1985
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cinguettii
Tweet da smemorato_nigerIl tutto è falso, il falso è tutto
Questo mondo
corre come un aeroplano
e mi appare
più sfumato e più lontano.
Per fermarlo tiro un sasso controvento
ma è già qui che mi rimbalza
pochi metri accanto.
Questo è un mondo
che ti logora di dentro
ma non vedo come fare ad essere contro.
Non mi arrendo ma per essere sincero
io non trovo proprio niente
che assomigli al vero.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
E allora siamo un po' preoccupati
per i nostri figli ci spaventano
i loro silenzi i nostri sbagli.
L'importante è insegnare quei valori
che sembrano perduti
con il rischio di creare nuovi disperati.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Non a caso la nostra coscienza
ci sembra inadeguata
quest'assalto di tecnologia
ci ha sconvolto la vita.
Forse un uomo che allena la mente
sarebbe già pronto
ma a guardarlo di dentro
è rimasto all'ottocento.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Io che non riesco più a giudicare
non so neanche che cosa dire
della mia solitudine.
Guardo con il mio telecomando
e mi trovo in mezzo al mondo
e alla sua ambiguità.
C'è qualcuno che pensa
di affrontare qualsiasi male
con la forza innovatrice
di uno Stato liberale.
Che il mercato risolva da solo
tutte le miserie
e che le multinazionali siano necessarie.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Ma noi siamo talmente toccati
da chi sta soffrendoci fa orrore la fame,
la guerra le ingiustizie del mondo.
Com'è bello occuparsi dei dolori
di tanta, tanta gente
dal momento che in fondo
non ce ne frega niente.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Io che non riesco più a ritrovare
qualche cosa per farmi uscire
dalla mia solitudine.
Cerco di afferrare un po' il presente
ma se tolgo ciò che è falso
non resta più niente.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Il tutto è falso
il falso è tutto quello che si sente
quello che si dice
il falso è un'illusione che ci piace
il falso è quello che credono tutti
è il racconto mascherato dei fatti
il falso è misterioso
e assai più oscuro
se è mescolato
insieme a un po' di vero
il falso è un trucco
un trucco stupendo
per non farci capire
questo nostro mondo
questo strano mondo
questo assurdo mondo
in cui tutto è falso
il falso è tutto.
Il tutto è falso
il falso è tutto
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Il tutto è falso
il falso è tutto, tutto, tutto.Giorgio Gaber
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Non può essere come prima, le palme non ci sono più, tanto per incominciare.
Le due palme sono state uccise dal punteruolo rosso che importatori “globali” assassini hanno importato in Italia, proprio per sostituire le decine di migliaia di “individui” di questa bella pianta che orna da secoli le strade e le piazze del nostro Mezzogiorno Mediterraneo.
Anche la natura è vittima della globalizzazione del “potere” e del denaro.
Comunque la nostra “chiazz'” non è più la stessa che si vede in fotografia.
Pietro Santo
Ciao, a proposito di palme distrutte dal punteruolo rosso, ho notato una cosa, non so se qualcun altro ha visto magari senza farci caso, nel mio terreno da più di trent’anni vi è una palma che gode di ottima salute, fin qui nulla di particolare, il fatto o la fortuna di questa palma è che si trova proprio sotto la grossa chioma di un pino marittimo, in altri posti ho notato questo particolare di palme che si trovano vicino a dei pini e stanno benissimo. Non potrebbe essere che la resina o qualche altra sostanza emessa dai pini tenga lontano il punteruolo rosso?
Anche io ho notato la mancanza delle palme. La natura delle volte si comporta strana. Bisognerebbe chiudere aiuto agli agronomi di Ceglie.
Caro Smemorato cambia l’abbito ‘gni tanto ce serve. ‘N caro saluto a tutti l’amichi der brogghe. 😉
Grazie Pietro per aver inaugurato questo spazio, una foto con palma mozza (ahinoi) la si trova nel mio post di lancio di questa pagina, cliccando sull’ultima riga, in fondo.
L’ipotesi di Carolemico è intrigante, chissà se l’amica Franca sarà ascoltata da qualche agronomo di passaggio che ci dia conforto.
Annungiaziò, annungiaziò…
il 16 febbraio 2012 alle 15.00 nella sala conferenze della Regione Puglia
(Padiglione 1, stand Puglia B01 – E 10), presentazione de “il Salento che si diverte” con la partecipazione degli assessori al turismo della Regione Puglia, Silvia Godelli, della Provincia di Lecce, Francesco Pacella, il dirigente del Settore turismo della Provincia di Lecce, Tonino Rizzo, il presidente dell’Associazione regionale pugliesi, Dino Abbascià. Modera Carmen Mancarella, direttore della rivista di turismo e cultura del Salento, Spiagge. Durante la conferenza si svolgerà la cerimonia del Premio “Salento da Comunicare” assegnato a giornalisti ed esponenti del mondo della comunicazione. Tra i premiati di questa edizione il dott. Giuseppe De Carlo (tra le altre cose responsabile della comunicazione dell’Associazione Regionale Pugliesi, direttore de “Il Leuca” e ideatore del periodico “Tacco&Sperone”). Nelle precedenti edizioni avevano ritirato lo stesso premio altri esponenti dell’associazionismo pugliese in Lombardia l’Avv. Agostino Picicco e il dott. Giuseppe Selvaggi.
«Turismo, il successo della Puglia? E’ merito dei pugliesi»
com’era bella…
…com’era bella….
è tutta colpa del punteruolo rosso se non possiamo più vedere Piazza Plebiscito con le palme che adornavano la torre dell’orologio, non c’è stato modo di salvare le due piante che sicuramente avevano gli anni della torre stessa, questa immagine me la porto nel cuore fin da quando ho memoria, da quando ero bambino che giocando “a scunnnafacc’ ” ci si nascondava dietro i tronchi per non farci vedere…
Oggi tornando al paese dopo tanto tempo chi viene da lontano come mè stenta a riconoscerla la nostra bella piazza….
…mi domando, scusandomi dell’ignoranza, se è possibile piantare delle palme grandi al posto di quelle distrutto dal punteruolo rosso…!!?? credo che se fosse possibile i Cegliesi tutti aderirebbero ad una raccolta fondi per ripristinare il vecchio e caro aspetto della piazza…
E’ certo che si possa fare, basta volerlo.
‘Io, detenuto con l’Orso d’oro’
“Non so dire cosa provo, è una specie di formicolio allo stomaco, come quando ti innamori”. Gennaro Solito, 58 anni, imputato per 416bis, racconta così l’emozione dell’Orso d’oro di Berlino per il film “Cesare deve morire”, firmato dai fratelli Taviani.
Il film potrebbe vederlo prima delle 20, in realtà, ora in cui il tribunale gli impone di rientrare a casa. Se solo a Ceglie ci fosse un cinema. In quella cella quattro per quattro a Rebibbia ci ha trascorso un anno intero dopo l’arresto del 29 settembre 2010. Una serie di pentiti lo ha indicato come il capozona della Scu al comando del boss Daniele Vicientino, un’accusa per 416 bis per cui rischia di rientrare in carcere e uscirne da vecchio. Ma in cella non era la sua prima volta. “In galera ci ho buttato undici anni della mia vita, scontando fino all’ultima ora una condanna per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, e pure la divisa della polizia di Stato, vestita per otto anni fino al primo arresto”.
… io sono passato per un doveroso saluto,buona domenica!!!!
Buona domenica a te carissimo, la neve si è sciolta?
Avrei voluto fare una recensione dello spettacolo teatrale di domenica scorsa “Il traino dei fessi” , epp’ e ccè ngi vol’, ma non la farò perché il recensore è una persona distaccata, che non si fa coinvolgere da quello che vede o ascolta. Io mi sono fatto coinvolgere dai diversi personaggi interpretati o raccontati da Giuseppe Ciciriello. Come non sentirsi coinvolto dalla musicalità del dialetto cegliese, dalla sofferenza e dall’orgoglio di chi lavorava da “sol’ a sol’ ” e “ i fatiat’ e i patit, pi tott’ na vit’, dal disertore e dall’eroe, dal fesso (ci vuole una vita pi divintà istruito, ma due pi fa u fess’) e altri come … “nna ttu rucuerd’… “. Personaggi che oggi non ci sono più, ma presenti in forme diverse nel mare della vita. I monologhi sono difficili per chi li recita e per chi vi assiste. Mi dispiace per gli assenti, la prossima volta non mancate.
Aspettando che ritorni il mare nella terra promessa, una foto dello spettacolo. (clicca per vederla e leggere l’originale di Ahiceglie che ama Ceglie come pochi!)
Oggi su “il Messaggero”, che a noi regalano insieme al “Nuovo Quotidiano di Puglia”, a pag. 12 Ceglie Messapica è stata accorpata alla provincia di Lecce. Viene citata come luogo d’origine del tecnico del suono alla deriva sulla Costa Allegra. Allegria per davvero!
Pietro Santo
Già che c’erano potevano chiamarla Terra d’Otranto…
sempre in plancia con la Costa, prima il giudice ora il tecnico del suono
Un pensiero va a un grande amico di noi tutti e della nostra Puglia.
Piazza Grande
Lucio Dalla
Santi che pagano il mio pranzo non ce n’è
sulle panchine in Piazza Grande,
ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n’è.
Dormo sull’erba e ho molti amici intorno a me,
gli innamorati in Piazza Grande,
dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no.
A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io.
A modo mio avrei bisogno di sognare anch’io.
Una famiglia vera e propria non ce l’ho
e la mia casa è Piazza Grande,
a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho.
Con me di donne generose non ce n’è,
rubo l’amore in Piazza Grande,
e meno male che briganti come me qui non ce n’è.
A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io.
Avrei bisogno di pregare Dio.
Ma la mia vita non la cambierò mai mai,
a modo mio quel che sono l’ho voluto io
Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
sotto le stelle in Piazza Grande,
e se la vita non ha sogni io li ho e te li do.
E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande,
tra i gatti che non han padrone come me attorno a me
Credo sia stato accontentato!
Il grande Lucio Dalla ci mancherà molto, la sua timidezza travestita d’ironia, quello sguardo bolognese con larghe sfumature pugliesi lo potremo solo rivedere con l’aiuto della nostra memoria e di quella elettronica. Le sue/nostre canzoni ci rimangono.
… meravigliose giornate con temperature sopra la media, il sole che la fa da padrone tra qrattro o cinque nuvole che sospinte da un leggero venticello si allontanano verso Cervia,decisamente un primo di marzo all’insegna della primavera ma come ben sappiamo non è sempre detto che il buon giorno si debba vedere dal mattino anzi… siamo così malpensanti <>(con dovuto rispetto) a quà tutt salvator di LITALJA ma all taljan ci penz??? E’ proprio una fortuna poter parlare del tempo atmosferico ora che le strade sono nuovamente percorribili,i rami caduti sono stati raccolti e solo qualche cumulo persistente di neve non esposto al sole ci ricorda “li cazzangul’ “che abbiamo passato.Si,è proprio bello quando passata la tempesta mentre odi gli augelli ti conti i danni subiti …
Caro Zino ho capito (ed avevo intuito al tempo del nevone) che non sei passato indenne, spero si tratti del meno possibile. Il tuo accenno alla trascuratezza dei governanti nei confronti del territorio e dei danni che questa provoca è lieve ma significativo: tutt salvator di LITALJA ma all taljan ci penz???
Tutti hanno capito che le critiche ad Alfano servono per preparare il campo a un grande rientro. Il suo. È come se Berlusconi dicesse: «Siccome Angelino non mi sembra in grado, sono costretto a farmene nuovamente carico io». Se si dà retta a Ferrara e alla Santanchè, il Cavaliere avrebbe in mente l’ennesima «rifondazione», addio Pdl per lanciare in sua vece un cartello elettorale, «Tutti per l’Italia». Sono settimane che questa idea circola, tra indiscrezioni e smentite. Qualcosa di vero ci deve pur essere.
Questioni interne del centrodestra? Mica tanto. Un ritorno in pista del Guastafeste metterebbe a rischio l’equilibrio politico e di governo. La sua ingombrante presenza è tale da rendere l’aria irrespirabile al Pd e allo stesso Terzo Polo. Con Alfano, Bersani e Casini possono stipulare intese: col Cavaliere non accetterebbero neppure di vedersi. Più Berlusconi abbraccia Monti, con l’intenzione dichiarata di allungargli la vita politica, e più gliela accorcia… Chi credeva di avere iniziato un capitolo nuovo, forse ha avuto troppa fretta di voltare pagina.
Caro J&b
tutto quello che dici è giusto, per ciò che riguarda le faccende di casa caimano.
Ma non ti sembra che sia più preoccupante la scomparsa dei “cosiddetti” compagni di c.d. sinistra che non la ricomparsa del capofamiglia mafioso di arcore?
Pietro Santo
Quelli, temo si stiano estinguendo, giorno dopo giorno, senza dir niente a nessuno.
Il Comune di Ceglie Messapica crede molto nel dialogo con i cittadini, nella promozione del territorio e del turismo. A partire da oggi saremo quindi attivi sui social network con una pagina ufficiale su Facebook e nei prossimi giorni, con un profilo su Twitter.
Obiettivi saranno:
– coinvolgere tutti i cegliesi su Facebook con la proposta di contenuti aggiornati costantemente su notizie, eventi, bandi che possano interessare la comunità cegliese;
– promuovere il territorio, la gastronomia e gli eventi culturali ai turisti, per il rafforzamento dell’immagine identitaria della città;
– supportare i turisti con un flusso di informazioni aggiornate che li possa aiutare a visitare la nostra città, scoprire le bellezze dei nostri paesaggi, del nostro centro storico e dei nostri prodotti tipici;
– creare un canale di ascolto e dialogo con gli utenti, cegliesi e non.
http://www.facebook.com/ComuneDiCeglieMessapica
La festa dei biscegliesi nel Mondo.
Dopo il successo della 1^ edizione della “Festa del Ritorno”, siamo lieti di comunicarvi che il Comune di Bisceglie, nella persona del Sindaco avv. Francesco Spina, in collaborazione con l’Associazione culturale “Centro Studi Biscegliese” (http://www.centrostudibiscegliese.it) sta organizzando la 2^ edizione della Festa del Ritorno. Una grande festa in onore dei nostri cari cittadini Biscegliesi che per vari motivi sono stati costretti ad emigrare.
Anche quest’anno avremo gli organizzatori offriranno a tutti i partecipati una calorosa e soprattutto sincera accoglienza, dando la possibilità di conoscere più da vicino le caratteristiche socio-culturali del territorio biscegliese, oltre alle principali risorse economiche della città stessa, permettendo di rinvigorire il legame con la propria terra di origine.
Le giornate della festa si svolgeranno a partire dal lunedì 6 Agosto 2012 fino al sabato 11 agosto, tutti i biscegliesi residenti all’estero o in regioni diverse dalla Puglia sono invitati a parteciparvi.
Tutti coloro che vorranno partecipare a questo evento sono invitati gentilmente a dare al più presto la propria adesione, indicando oltre al numero dei partecipanti anche un indirizzo e-mail perché gli organizzatori possano successivamente comunicare il programma dettagliato di tutti gli appuntamenti della festa.
giuseppecaccialupi@gmail.com
Centro Studi Biscegliese
A pensar male si fa peccato, ma a volte ci si coglie! Qualcosa su Beppe Grillo.
Mettono tenerezza i cittadini che chiedono la rottamazione dell’euro e il ritorno alla vecchia moneta. Non rimpiangono la lira, ma il tempo della lira. Quando le famiglie risparmiavano ancora, l’economia cresceva poco ma cresceva, e la svalutazione gonfiava gli affari. Fare un mutuo costava il doppio di adesso e l’inflazione viaggiava a due cifre, però i cinesi stavano dietro la Muraglia, gli slavi ansimavano dietro il Muro e i brasiliani e gli indiani esportavano solo miseria. Il mondo era un posto relativamente piccolo e ordinato che coincideva con l’Occidente. Ma se oggi tornasse la lira, di quel tempo tornerebbe soltanto lei. Insieme con l’inflazione a due cifre. I cinesi non andrebbero certo indietro, e nemmeno i brasiliani. In compenso noi andremmo al supermercato con la carriola: non per infilarci la spesa ma i soldi necessari a comprarla. Una pila di cartaccia che della vecchia lira conserverebbe soltanto il nome. Secondo i calcoli più ottimistici perderemmo in un giorno il 30 per cento del valore di tutto ciò che ci resta, diventando la replica della Germania di Weimar che fece da culla al nazismo.
Mettono tenerezza i cittadini spaventati dal futuro, quando si aggrappano a un passato che non può tornare. Mentre provocano soltanto rabbia quei politici che queste cose le sanno benissimo, ma preferiscono lisciare il pelo del popolo impaurito invece di guardarlo negli occhi e dirgli parole adulte: che chi perde la strada deve resistere alla tentazione di tornare indietro, perché solo andando avanti troverà il sentiero che lo riporterà sulla strada perduta.
Massimo Gramellini – Buogiorno – La Stampa
Condivisibile!
OFFICINA ZOE’ venerdì 6 luglio 2012 (dal sito)
Collegno (TO) | Taranta Sound Festival. Parco della Certosa Reale.
NELL’ENSEMBLE SILVIA GALLONE, UNA CEGLIESE NEL MONDO.
Ciao
Patrizio
Grazie per la segnalazione Patrizio!
«Isola pedonale, diciamo sì»
di ANTONELLO LAVENEZIANA
CEGLIE MESSAPICA – Isola pedonale ‘H24’ in Corso Garibaldi e Piazza Plebiscito a Ceglie Messapica. È quanto prevede una ordinanza firmata lo scorso 25 giugno dal Comandante della Polizia Municipale, Cataldo Bellanova, per regolamentare gli orari di apertura al traffico del centro cittadino per i mesi di luglio e agosto.
Dal 25 giugno al 21 luglio 2012 è prevista la chiusura al traffico veicolare di Corso Garibaldi e Piazza Plebiscito dalle ore 20.00 alle ore 7.00 di tutti i giorni; mentre a partire dalle ore 20.00 del 22 luglio fino alle ore 24.00 del 31 agosto 2012 la chiusura al traffico sarà per tutto l’arco delle 24 ore.
Non è la prima volta che viene realizzata un’area pedonale nella cittadina messapica.
Nell’estate del 2008 la vecchia amministrazione di centrosinistra decise di attivare un’isola pedonale nel centro storico, chiudendo per due mesi al traffico l’area compresa tra Piazza Plebiscito a Corso Garibaldi.
Allora ci fu un acceso dibattito tra i sostenitori dell’isola pedonale e chi preferiva continuare a tenere aperto il traffico nel centro cittadino.
Numerose furono le critiche, la principale delle quali era che tale scelta avrebbe causato la crisi delle attività commerciali della zona.
Il centrodestra, allora all’opposizione, non risultò tra i sostenitori dell’isola pedonale, ma oggi, arrivato a guidare l’amministrazione comunale ha deciso di adottare la stessa scelta.
l’articolo completo sull’edizione di Senzacolonne in edicola
— ciò a voler confermare che “solo gli ignoranti non cambiamo mai opinione! ”
senza alcuna offesa si potrebbe sempre far di meglio…
Ciao Zino! E’ sempre un piacere incontrarti ammienzə a chiazzə.
Una buona notizia per la città di Ceglie Messapica: dal mese di settembre sarà attivato il servizio di ‘Wi-Fi Free’ in piazza Plebiscito. Dopo l’attivazione nei mesi scorsi nelle piazze principali di Mesagne e Oria, e da oggi anche nella centralissima piazza Vittoria della città capoluogo, molto presto anche i cittadini di Ceglie Messapica, soprattutto giovani, e i tanti turisti, avranno la possibilità di collegarsi liberamente alla rete internet grazie all’importante servizio gratuito curato dall’amministrazione provinciale di Brindisi. A darne l’annuncio è stato il presidente Massimo Ferrarese in persona .
Pietro Ciciriello porta a Venezia Ceglie Messapica
di Antonello Laveneziana
CEGLIE MESSAPICA – Alla 69^ Mostra del Cinema di Venezia sarà presente anche un po’ di Ceglie Messapica. Infatti sarà tra i protagonisti di due ‘film’ Pietro Ciciriello, cegliese verace, un ex agente di Polizia Municipale della cittadina messapica vigile che, negli ultimi anni, ha coltivato la sua passione per il cinema recitando in diversi film per il cinema, cortometraggi e fiction tv. Tra le sue più significative interpretazioni ricordiamo quelle nel film ‘La Terra’ di Sergio Rubini e nella fiction Rai ‘Mia Madre’ di Ricky Tognazzi. “Anche se con un piccolo ruolo quale quello del Capo Sala Sono onorato di aver fatto parte del cortometraggio di Alessio Giannone, in arte Pinuccio- ha dichiarato l’attore cegliese – Inoltre ho anche preso parte al lungometraggio ‘È stato il figlio’ di Daniele Ciprì,. Entrambe le opere sono in concorso alla Sessantanovesima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Rivolgo di cuore un grande ‘In bocca al lupo’ ad entrambi i registi”.
la Provincia di Brindisi scompare e i partiti litigano fra loro (GdM)
BRINDISI – Non mi ricordo, non c’ero e se c’ero non mi sono accorto. E, ora, su quanto avvenuto il 7 agosto scorso in parlamento con la votazione per l’accorpamento della provincia di Brindisi a quella di Taranto, è iniziato lo «scaricabarile» sulle responsabilità. Tutti contro tutti. Da un lato gli esponenti locali contro i parlamentari, dall’altro questi ultimi contro gli altri e su chi, con ogni probabilità, sarà avversario alle elezioni politiche nella prossima primavera.
L’occasione è data dalla discussione che si aprirà sulle modalità della costituzione della nuova Provincia di Taranto (e Brindisi) sul tavolo regionale. «Ho letto con molta attenzione il dibattito che si è aperto in questi giorni sul tema della riorganizzazione delle Province – spiega il segretario provinciale del Partito democratico, Corrado Tarantino – e in tutta sincerità non posso negare il disappunto per i toni usati in taluni interventi e, mi sarà consentito, per la pochezza degli argomenti utilizzati. Viviamo in un Paese davvero strano, si è passati, come se nulla fosse da campagne di demonizzazione e di caccia alla streghe di chi a vari livelli declamava l’inutilità e quindi la soppressione delle Province, a chi oggi (spesso gli stessi), provano a fare i difensori delle stesse, e tutto naturalmente in nome della ricerca più spasmodica dell’applauso del pubblico. Come PD della Provincia di Brindisi, fin dalla sua approvazione abbiamo aperto una discussione intorno al tema, coinvolgendo amministratori locali e provando a lanciare la sfida a trasformare questa vicenda in una opportunità per il territorio, perchè è questo che una classe dirigente degna di tal nome deve fare, e non buttandola in polemica».
«Se i parlamentari della mia terra non avessero votato la Legge n. 135 del 7 agosto 2012, se avessero proferito qualche parola o tentato di presentare un emendamento – è il parere di Ciro Argese, segretario provinciale Udc – forse la nostra Provincia oggi sarebbe rimasta ancora tale, così come la città capoluogo. Il nostro partito proponeva la pari dignità e quindi l’abolizione di tutte le province italiane nell’ambito di un riassetto istituzionale complessivo del nostro Paese».
Sono patetici, avvinghiati come cozze allo scoglio, filtrano scorie!
Che delusione per queste cozze non vederci partecipare alla corrida. Uno.
Due. Da quando ho incominciato a girare per il Salento non sono più riuscito a distinguere le mie preferenze, se sentirmi brindisino o leccese o tarantino. Ormai da tempo mi sento salentino.
Tre. Alla faccia di tutte queste cozze di destra di centro e di sinistra (a proposito di sinistra Mauro e Vendola hanno dato negli ultimi giorni due definizioni eteree e contrapposte, tanto eteree da potersi sovrapporre!).
Caro Pietro, bentornato ammienzə a chiazzə!
Vediamo: “Io lotto per migliorare la società e il patto con Pier Luigi non è una resa” così Nichi nell’intervista rilasciata a Repubblica in cui il leader di SEL argomenta i quesiti referendari depositati in Cassazione, rispetto ai quali le idee sono chiare: “Spero che i quesiti siano superati dalle modifiche del nuovo Parlamento”.
Nessun “disagio”, nessun “imbarazzo politico” nei confronti del principale alleato. Nichi Vendola sa benissimo che la compagnia dei referendari da’ l’orticaria a molti colleghi del Pd ma tira dritto: “Sto costruendo un’alleanza, non sto praticando una resa”. Il leader di Sel è anche fiducioso: “Il Pd non ha raccolto le firme nemmeno per il nucleare e l’acqua ma poi il corpo del partito è stato decisivo nella vittoria referendaria”.
Scorgo nelle attività della sinistra una doppia velocità sconcertante, voglio dire: da una parte si contribuisce in Parlamento all’attuazione di certi provvedimenti ampiamente contrari agli interessi dei lavoratori e poi, al solito, ci si lava la coscienza con quesiti referendari.
In quanto ad Ezio Mauro che dichiara (a proposito della questione Presidenza della Repubblica Vs Magistratura palermitana in relazione all’inchiesta sulle presunte trattative Stato/mafia) : “D’altro canto, per la sinistra non si tratterebbe altro che della riscoperta e del ritorno alla propria tradizione garantista. Non fosse altro per il fatto che, fino a pochi anni fa, poliziotti e magistrati erano tutti di destra ed espressione dello Stato; per intenderci: alla fine dell’800, tutti i socialisti erano avvocati. Tra di loro, non ce n’erano di Pm.” cosa commentare? Deposto (per il momento) il nemico n. 1 B. La Repubblica brancola alla ricerca di un equilibrio di difficile raggiungimento a causa dell’enorme conflitto d’interessi che ne fonda largamente la ragion d’essere.
Poveri noi!
Meglio sarebbe smettere di pensare e dedicarsi alle attività primarie: mangiare, cagare… .ecc.
Ciò che ho fatto beatamente per due mesi nella nostra bellissima campagna.
Purtroppo non si può farlo in eterno….
Senza per forza di cose cadere nel razzismo, qualche riflessione occorre pur farla su chi per mentalità ha un concetto del valore della vita per lo meno diverso. Ecco un esempio: un macchinista morto e 18 passeggeri feriti, 13 dei quali ricoverati in ospedale per traumi non gravi. È pesante il bilancio dell’incidente ferroviario avvenuto nel primo pomeriggio di ieri appena fuori la stazione di Cisternino, in provincia di Brindisi, dove il Frecciargento 9351 Roma-Lecce con circa 200 persone a bordo ha travolto un tir che era rimasto bloccato sui binari perchè l’autista aveva deciso di non fermarsi mentre le sbarre del passaggio a livello si abbassavano.
Il camionista romeno di 26 anni, Ionut Cocioaba, che guidava l’autoarticolato è ora in stato d’arresto per disastro ferroviario e omicidio colposo. Ad ammanettarlo gli agenti della polizia ferroviaria. Dall’interrogatorio dell’uomo emergerebbe che il ventiseienne romeno, appena si è visto imprigionato tra le sbarre del passaggio a livello, ha deciso di mettersi in salvo senza neppure tentare di dare l’allarme. «Sarebbe bastato forzare – spiega il procuratore di Brindisi, Marco Dinapoli – una delle due sbarre del passaggio a livello per azionare un meccanismo automatico di allerta che avrebbe fermato la corsa del treno». Così non è stato. «Cio che colpisce in questa storia – aggiunge il procuratore – è che il camionista si è preoccupato più a mettersi in salvo che a proteggere i passeggeri del treno».
Proprio su quella tratta il Frecciargento ha una velocità di linea di circa 150 chilometri orari e frenare di fronte ad un ostacolo improvviso è un’impresa quasi impossibile. Il macchinista, Giuseppe Campanella, di 50 anni, di Acquaviva delle Fonti (Bari), ha azionato il freno di emergenza ma non ce l’ha fatta ad evitare il Tir. Nell’impatto il macchinista è morto. I medici del 118 hanno tentato di rianimarlo ma il ferroviere, imprigionato tra le lamiere del locomotore, è andato subito in arresto cardiaco. La frenata, spiegano da Trenitalia, ha evitato conseguenze più gravi per i passeggeri e ha forse evitato che tutti i vagoni deragliassero. Il deragliamento ha invece interessato il primo e secondo carrello delle prime due carrozze. «Dei 13 ricoverati per traumi toracici, agli arti, al cranio e per crisi ipertensive – spiega il medico responsabile del 118 intervenuto sul posto, Massimo Leone – sei sono ricoverati nell’ospedale di Ostuni, cinque a Fasano e due, i più gravi, a Brindisi. Altri cinque hanno rifiutato il ricovero e sono tornati a casa». Durante l’interrogatorio davanti alla polizia ferroviaria, il romeno ha tentato di difendersi. «Non ho visto nè il segnale rosso nè ho sentito l’allarme acustico che preannuncia la chiusura del passaggio a livello», si è giustificato avanzando dubbi sul funzionamento dei dispositivi di sicurezza del passaggio a livello.
«A prima vista – sottolinea il procuratore Dinapoli – direi che si è trattato di una grave imprudenza commessa dall’autista del Tir, perchè, e lo abbiamo verificato, i sistemi di allarme funzionano bene». L’arresto del romeno è stato deciso perchè il ventiseienne può fuggire nel suo Paese per sottrarsi alla giustizia e perchè può ripetere reati dello stesso tipo. E pensare che, come ha raccontato l’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini, quel passaggio a livello a breve non ci sarà più. Solo una settimana fa sono stati affidati i lavori per la sua eliminazione, come vuole la strategia di Rete Ferroviaria Italiana che nel 2011 ha già soppresso 94 passaggi a livello. A seguito dell’incidente di oggi la tratta ferroviaria Adriatica rimarrà bloccata per diversi giorni e il tragitto sarà coperto da pullman sostitutivi.
Impossibile commentare
… in un’era fatta di solo spionaggio dove tutto ciò che fai è ripreso da decine di telecamere … che non ci sia una pur piccola web-cam che in tempo reale possa far vedere ad un macchinista se lungo i binari ci possa essere un piccolo o grande ostacolo mi sembra dell’altro mondo.
Come pure dell’altro mondo mi sembra la strategia padronale di affidare ad incompetenti la pericolosità di un auto-articolato pensando che li paga meno della metà di un professionista italiano e che in questi casi di danni e vittime paga … l’assicurazione !!!!
FASANO – Pesanti le condanne inflitte questa sera – dopo oltre 9 ore di camera di consiglio – dal collegio giudicante presso la sezione collegiale penale del Tribunale di Brindisi (presidente Chiarelli, a latere Cacucci e Nestore) nei confronti delle 18 persone imputate rinviate a giudizio dal Gip Valerio Fracassi nella maxi inchiesta “Pioggia d’oro”. Una inchiesta legata all’indebita percezione di contributi pubblici finalizzati al risarcimento dei danni causati alle aziende agricole dalle calamità naturali. In molti casi le condanne sono state superiori a quelle richieste dal pm titolare della inchiesta Valeria Farina Valaori.
Queste le condanne: click!
Chi ha letto “Il giardino delle meraviglie” ricorderà che l’inchiesta di cui sopra, “Pioggia d’oro”, è citata anche in questo mio romanzo: finalmente se ne vede la conclusione.
Una cosa che bisognerebbe evidenziare nei titoloni dei giornalini locali è che i contadini veri non hanno preso una lira, questi sono sempre vittime di pubblici funzionari infedeli e di cricche di falsi agricoltori amici e parenti dei precedenti funzionari mascalzoni.
Per sorridere vi ricordo che nello stesso romanzo è citato il “Colonnello Vitantonio Laricchia” che proprio ieri è tornato a darci le sue simpatiche previsioni del tempo nello spazio “Buongiorno Regione”, dopo due anni di assenza.
Saluto il Colonnello Laricchia e il suo mentore dal mio romitaggio lavorativo, da dove spio, saltuariamente, questa creatura sotto forma di blog del mio ego che sicuramente avrà modo e tempo di un più commendevole commento.
f.to alter_ego 😉
Mi sembra di rivedere gli antichi tempi del Piano Verde fanfaniano e delle integrazioni alle coltivazioni d’ulivo la cui produzione annuale veniva stabilita non dalla natura, ma dalla legge. In altri termini autorizzazione a rubare stabilita per norma statale. L’esempio (sopratutto quello negativo) viene sempre dall’alto.
Antonio Rodio (Azione Universitaria) risponde a Ferrarese
“Sono meravigliato del comunicato stampa dell’ex Presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, in quanto mi accorgo che finalmente ha scoperto che nella nostra provincia abbiamo dei corsi di laurea” – questo è quanto ci confida il Dirigente Nazionale di Azione Universitaria Antonio Rodio, e continua dicendoci: “analizzando il comunicato ci sono molte incongruenze, iniziamo dai lavori pubblici, ho dato una sbirciata ai bandi di gara pubblicati sul sito della Provincia e mi sono accorto che ci sono gare indette a inizio giugno non ancora espletate, mentre lui si preoccupa solo della Francavilla-Manduria e dicendo che, giusto ieri, ha ottenuto 7 milioni, che coincidenza…
L’altra inesattezza riguarda le strutture per l’istruzione di media superiore, lui ha dichiarato che “…per problemi derivanti dalle imprese appaltatrici…” ancora una volta dimostra la sua cecità verso fatti reali che avvengono nel territorio, vedi l’Istituto alberghiero di Ceglie Messapica che per colpa della lenta burocrazia e mancanza di fondi, hanno messo in serie difficoltà imprese che hanno svolto il lavoro appaltato ma non hanno recepito lo Stato d’Avanzamento Lavori a distanza di mesi sei, ora mi chiedo se è veramente colpa delle imprese appaltatrici o di una Provincia ormai in dissesto finanziario? E lui dovrebbe difendere la nostra Provincia a Roma? Ma se non è stato in grado di amministrare!
Arrivando al problema Università le bugie raddoppiano, in quanto, l’ex o forse ancora l’attuale Presidente, sa benissimo che, il corso di Laurea di Economia e Commercio è da due anni che rischia di chiudere, nonostante sia in continua crescita di iscrizioni, e quest’anno dopo varie manifestazioni dei ragazzi di AU Brindisi e vari interventi del capogruppo Nicola Ciracì si è arrivati a salvarlo.
La Cittadella di Brindisi, con mille difficoltà, sta sfornando giovani laureati d’eccellenza, specie nel campo dell’ingegneria, e proprio Ferrarese aveva promesso che avrebbe cercato di far diventare l’Università di Brindisi una Fondazione mettendo in campo tutte le sue doti da ex Presidente di Confindustria…, ma anche stavolta la promessa non è riuscito a mantenerla.
Ritrovarmi l’ex Presidente che si rivolge ancora una volta ai giovani, oltre che ai politici locali, sta a significare che la pazzia è più vicina del previsto; oltre alle promesse non mantenute ci sono tutte le illusioni (che in molti purtroppo hanno creduto) ed infine, prima di lanciare appelli vediamo sul territorio realmente cosa accade in quanto il suo comunicato dimostra il totale mancato contatto con la realtà territoriale!”
Antonio Rodio -Dirigente Nazionale – Azione Universitaria
Voci di “corridoio” riportano che S.E. Mons. Domenico Caliandro, nostro concittadino, a breve prenderà possesso dell’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni sostituendo così S.E. Mons. Rocco Talucci che ha presentato le dimissioni per sopraggiunti limiti d’età.
Buon lavoro.
Domenico Caliandro (Ceglie Messapica, 5 settembre 1947)
Dopo aver conseguito la maturità classica presso il Seminario Regionale di Molfetta e, dopo l’anno filosofico passato al Seminario Romano Maggiore, ha continuato gli studi nella Pontificia Università Lateranense, conseguendo nel 1971 la licenza in Sacra teologia e nel 1988 il dottorato. Si è laureato in filosofia presso l’Università statale di Bari nel 1986. È stato ordinato diacono il 31 ottobre 1970 e presbitero il 18 marzo 1971. È nominato prelato d’onore di Sua Santità dal 6 marzo 1986. Il 23 aprile 1993 è stato nominato vescovo della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. Il 13 maggio 2000 è stato nominato vescovo della diocesi di Nardò-Gallipoli. Ha preso possesso della diocesi nella cattedrale di Nardò il 3 luglio 2000.
http://ahiceglie.blogspot.it/2012/10/eccellenza-reverendissima.html
Cari Amici, ora più che mai ho bisogno di un vostro riscontro.
E’ un uragano politico quello che sta dirigendosi verso la Lombardia. Come ogni uragano che si rispetti, le conseguenze del suo passaggio sono imprevedibili: potrebbe cambiare molte cose, oppure lasciare sostanzialmente intatto il sistema di potere e di interessi consolidato. L’esito finale dipende da diversi fattori. Anche dalla nostra capacità di conoscere e decidere a chi affidare il compito di iniziare a costruire una Lombardia diversa (e, forse, un’Italia diversa). Qualcuno che sia possibilmente simile a noi, cittadino fra i cittadini: persone normali, oneste, che non vivono di politica e, quindi, possono agire insieme nell’interesse di tutti. Senza bisogno di avere la linea dettata da un segretario di partito, o da un guru che decide chi è onesto e degno, e chi no.
Ambiente e diritti. Non deve sorprendere la totale assenza del tema “ambiente” dal dibattito politico. Seveso è un ricordo lontano nella memoria collettiva; a Taranto, l’Ilva contamina per decenni con la complice connivenza di tutti, e quando un giudice agisce per tutelare la salute pubblica, ecco il coraggioso intervento del Ministro all’Ambiente, Clini, in difesa della fabbrica inquinante. Forse servirebbe anche in Italia un vero uragano, non politico ma atmosferico, come quello che per alcuni giorni ha drammaticamente mostrato a milioni di abitanti del New Jersey le conseguenze del surriscaldamento del pianeta. Ovvero di un modello di vita e consumi non più sostenibile. La misera ricetta proposta da un paio di decenni per combattere la crisi (ridurre i diritti e le tutele a tutto campo) ha peggiorato lo stato dell’ambiente e del lavoro; a beneficiarne sono state soprattutto le imprese legate alla criminalità organizzata, il partito del cemento e degli affari.
L’alternativa esiste. Eppure esiste ed è diffusa anche nella nostra regione un’ampia rete di cittadini, associazioni, gruppi e comitati che praticano nel quotidiano la costruzione di un mondo diverso, con scelte e comportamenti responsabili. Sono i consumatori critici; sono i cittadini che si schierano a fianco degli agricoltori in difesa del verde agricolo contro progetti devastanti per l’ambiente; sono coloro che, al di là di schieramenti e slogan politici, pretendono da chi amministra a livello locale uno standard minimo di trasparenza, competenza e onestà. Sono coloro per i quali la tutela dell’ambiente e del territorio non rappresenta un vincolo, ma un’opportunità per vivere meglio. Bisogna portare questa “responsabilità sociale diffusa” a livello di governo, per cambiare le cose. Bisogna mettere la questione “Ambiente e Diritti” in primo piano nell’agenda politica. Usando gli strumenti che abbiamo a disposizione nella democrazia rappresentativa: partiti, candidature, alleanze. Strumenti imperfetti, come l’essere umano.
Primarie si o no? L’assordante silenzio attorno al tema ambientale ha spinto di diversi comitati e attivisti ambientalisti a sollecitare la mia a partecipazione diretta alle primarie del centrosinistra per la Lombardia. Ho dato una disponibilità teorica, ma non ho ancora deciso. Prima desidero sapere cosa ne pensate, dicendovi prima come la penso io.
Piano A: partecipare direttamente. Teoricamente, la partecipazione di un ambientalista alle primarie darebbe visibilità pubblica, sui media, alle tematiche altrimenti relegate in secondo piano e a chi le porta avanti. Teoricamente: perché poi conta molto il peso specifico e la macchina organizzativa e finanziaria che si muove a supporto dei candidati. Leggo su Repubblica: “Primarie all’insegna della sobrietà: per i candidati tetto di spesa massimo di 30mila euro”. Non è uno scherzo: bruciare l’equivalente dello stipendio annuale di un lavoratore in poche settimane (tanto durano le primarie), è considerata “una scelta sobria”… Io per la mia campagna elettorale in Comune ho speso poche centinaia di euro: non posso e soprattutto non voglio permettermi di più. Potrei aprire una sottoscrizione, ma la domanda vera è: ne vale la pena?
Piano B: partecipare indirettamente. L’alternativa è lavorare in rete, moltiplicando i contatti sul web, per costruire una “Agenda Ambiente Lombardia”: individuare i punti irrinunciabili di un programma per una riconversione ecologica della Lombardia dopo 17 anni di governo Formigoni. E sulla base di questi obiettivi seguire insieme il percorso dei candidati alle primarie per la presidenza della Regione Lombardia: non i loro slogan, ma la loro storia, le loro idee, le loro proposte concrete per il nostro futuro immediato. Una rete di cittadini, comitati, associazioni e tecnici esperti al servizio di tutti.
Io alcune idee e priorità su cui avviare il lavoro comune le avrei già in mente. Ma penso per ora di avere abusato abbastanza della vostra pazienza.
Per favore, fate girare e ditemi al più presto come pensate sia meglio procedere. Ora più che mai ho bisogno di voi.
Un caro saluto a tutti, a presto
Enrico Fedrighini
Portavoce Comitato Promotore
http://zatopek4recordolimpici.blogspot.com/
Rock, il nuovo disco dei Bolero dedicato a Diabolik
L’11 novembre esce il terzo album del 2012 dei Bolero dal titolo “Diabolik”, che è appunto il personaggio cardine di questo progetto discografico, il noir a fumetto italiano per antonomasia creato nel 1962 dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, edito dalla casa Editrice Astorina. L’album contiene 10 brani tra cui 4 dedicati ai personaggi della saga: il primo è un brano rock dal sound energico dedicato al personaggio dal titolo “Diabolik”, il secondo è una metal-ballad dedicata alla sua compagna: “Eva Kant” ,il terzo brano è la colonna sonora dal titolo “Last train to Clerville”, infine “Altea” brano dedicato alla compagna dell’ispettore Ginko. Il gruppo Bolero ha avuto la collaborazione di Mario Gomboli, direttore della casa editrice Astorina, attraverso la quale hanno realizzato interamente la grafica di copertina dell’album e il consenso all’utilizzo dei personaggi del fumetto da loro forniti, avendo avuto la loro consulenza grafica da Agnese Storer.
Per l’occasione l’etichetta discografica Alphard Record e il gruppo musicale Bolero organizzano col Patrocinio del Comune di Ceglie Messapica, una serata di beneficenza a favore della Fondazione “Telefono Donna”, che si terrà appunto l’11 Novembre 2012 al Teatro Comunale di Ceglie Messapica (Br) alle ore 20:00. Sul palco oltre alla band dei Bolero al brano “Eva Kant” duetterà Kykah, inoltre ci sarà Eric Martin storica voce e leader della band statunitense Mr Big ed autentica icona dell’hard rock, dotato di un timbro inconfondibile che ha saputo addolcire le linee dure e spigolose dell’hard rock e dell’heavy metal, si esibirà per una data dell’”Acoustic Tour Live”, nella quale riproporrà, in versione acustica, i più grandi successi della sua quasi trentennale carriera solista e con i Mr.Big. L’ingresso sarà in forma benefica, con una donazione, che andrà interamente alla fondazione contro il maltrattamento alle donne, “Telefono Donna”, e che quest’anno
…convento dei Domenicani di Ceglie (clicca per leggere tutto)…
«…Si era cominciata una fabrica per un convento di Donne Monache, ove al presente è questo convento e qui proseguirono a fabricare e ci fecero il nuovo convento come oggi è; e entrarono i Padri ad abitarlo nel 1682. Il convento vecchio si cedé all’Università e Capitolo acciò servisse per Spedale degli Poveri, stanto che l’Università e i Capitolari non volevano si facesse questo nuovo convento e con questa cessione si contentarono. Li Padri li concessero la chiesa colla metà del cortile, con quattro camere, due soprane e due sottane, si riserbarono l’uso alla cisterna che sta entro la chiesa con farsi una apertura al muro della chiesa per l’uso di detta cisterna. E se mai di detto luogo concesso per Ospedale dei Poveri se ne facesse altro uso, la donazione è nulla e ponno li Padri ripigliarsi il tutto, così si dice in un consiglio fatto nel 1662, di cui se ne conserva copia segnata littera F n° III. Le case riservatesi dagli Padri le vendettero all’Abbate Vincenzo Lamarina ed il ritratto s’impegnò nella nuova chiesa nel 1688.
…Ha questo convento un chiesa bellina a tre navi, fatta in questo secolo dagli Padri, stante quando nel 1682 entrarono gli Padri in questo convento vi era una chiesa molto piccola e perciò pensarono fare la presente quale oggi è in tutto compiuta».
COMUNITA’ PARROCCHIALE
San Rocco Ceglie Messapica
CONCORSO DI POESIA RELIGIOSA
11^ EDIZIONE
Il Gruppo famiglie della Comunità Parrocchiale di San Rocco, in Ceglie Messapica, con la speciale collaborazione dell’Azione Cattolica e del Centro Giovanile, bandisce un Concorso di Poesia Religiosa
“È nato per noi”
REGOLAMENTO
1. Il Concorso si articola in tre sezioni:
. Sezione A) Scuole elementari e medie
. Sezione B) Scuole superiori e giovani
. Sezione C) Adulti
2. Gli elaborati, fino ad un massimo di tre, devono pervenire presso la Parrocchia di San Rocco, via Petrarca 6, entro e non oltre martedì 18 dicembre, in un’unica copia completa di: sezione, cognome, nome, età, indirizzo, recapito telefonico e firma a parte in busta chiusa.
3. Saranno presi in maggior considerazione quei lavori che si ispireranno al tema del concorso.
4. Una apposita giuria, valutate in modo insindacabile le opere in concorso, assegnerà premi e diplomi, in occasione della manifestazione
“Natale… musica e poesia”
che si terrà
Domenica 30 dicembre 2010
alle ore 19.00 – nella Chiesa di San Rocco
IL PARROCO
Il proprietario di un oleificio e la proprietaria di un suolo sul quale venivano versate le acque di vegetazione derivanti dalla molitura delle olive per la produzione di olio sono stati denunciati dagli uomini del Corpo Forestale. I forestali hanno anche sequestrato un’aerea di circa 25.000 metri quadri in località Sant’Anna. L’autista di un autobotte utilizzava all’uopo una cavità naturale del terreno, accuratamente occultata con rami, in modo che le acque finissero nel sottosuolo. Le stesse avrebbero dovuto essere utilizzate come previsto dal REGOLAMENTO REGIONALE 7 dicembre 2007, n. 27 emanato dalla Regione Puglia.
Questo tipo di cronaca non è il mio forte, certo se in automobile si corresse di meno…
FRANCAVILLA FONTANA – Il suo cuore ha smesso di battere la notte scorsa dopo che alle 19 di ieri i sanitari del reparto di rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce avevano dichiarato la morte cerebrale. Dopo il nulla osta del pubblico ministero di turno, intorno alle 12,30 di questa mattina la salma di Valentina Zaccaria è stata portata a casa, al civico 151 di via Caroli a Francavilla Fontana. Ad attenderla il papà Cosimo e le sorelline Clarissa e Agnese di 17 mesi e 12 anni.
La mamma Maria Giovanna Di Giuseppe di 36 anni, invece, l’ha già accolta in cielo. Valentina era l’ultima superstite di un tragico incidente che si è verificato il 28 novembre scorso sulla strada che collega Ceglie Messapica a Francavilla Fontana dove persero la vita la sua mamma, la sua amica del cuore e compagna di banco Marisabel Di Castri, la mamma di quest’ultima Anita Capobianco di 42 anni e il 59enne di Ceglie Giancarlo Rogoli.
Valentina e Marisabel, hanno perso la vita entrambe
Domani alle 15,30 don Rocco Leo, celebrerà i suoi funerali presso la chiesa dei “Sette dolori”. Il corteo funebre, curato dall’agenzia “La Fiducia” partirà dalla casa della ragazza, accompagnato dalla banda così come è stato per i funerali delle altre tre donne. Valentina e Marisabel erano amiche per la pelle, unite fin dalla nascita, il loro profilo Facebook è pieno di fotografie che le ritraggono insieme in diversi momenti della giornata. Valentina da qualche tempo aveva un ragazzo, Domenico, anche lui distrutto dal dolore.
Le due ragazze avevano deciso di condividere il percorso di studi, frequentavano entrambe la sede distaccata di Ceglie Messapica dell’istituto per i servizi sociali Morvillo Falcone e martedì 28 novembre, insieme alle loro mamme tornavano a casa dopo le lezioni. Da poco prima c’era stata una tromba d’aria a Taranto che aveva fatto ribaltare il camion condotto dal papà di Marisabel, l’uomo era rimasto illeso. Le due mamme avevano deciso di prendere personalmente le figlie da scuola.
Valentina con il fidanzato, Domenico
La vettura su cui viaggiavano, una Fiat Punto, all’altezza di contrada Bax, però, si scontrò frontalmente con una Citroen C3 condotta dal 59enne di Ceglie Messapica. Valentina fu l’unica estratta in vita ma in condizioni critiche, fu trasportata d’urgenza in ospedale a Brindisi, poi fu ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove ha combattuto per la vita fino a quando ieri sera i medici non hanno dichiarato la morte cerebrale.
CEGLIE BASKET, ARRIVA LA DECIMA VITTORIA CONSECUTIVA
A pochi giorni dall’esonero di coach Djukic, l’A.D. Basket Ceglie prosegue il suo cammino in campionato trovando un’importantissima vittoria sull’ostico campo della giovane e imprevedibile formazione dell’Invicta Brindisi attualmente stanziata a quota dieci punti ma che indubbiamente vanta un curriculum di tutto rispetto che testimonia ben quattro successi su cinque della formazione guidatata da coach Cozzoli propriamente di fronte al proprio pubblico.
Il parquet famigliare per i gialloblu dopo il match vinto senza particolari difficoltà contro l’altra compagine brindisina dell’A.S.S.I. tuttavia non ha reso più agevole una gara molto difficile per la formazione messapica, anche per via delle vittorie di tutte le inseguitrici che hanno messo certamente pressione ai ragazzi di coach Massimo Cafarella.
Testimonianza di ciò è l’inizio del primo periodo di gioco con i locali subito in vantaggio grazie alla brillante prestazione del capitano in casacca bianca Cristofaro (24 punti realizzati complessivamente).
Dall’altra parte però arriva in fretta e furia la replica da parte dell’altro capitano in casacca blu Paulinho Motta con due arresti e tiro consecutivi mirati a tenere in carreggiata il quintetto attualmente primo in classifica.
Dopo un’attenta fase di studio entra in partita anche il numero 14 brindisino Piliego che scarica un tripla poi risultata vana per un possibile vantaggio locale a causa delle incursioni nella retroguardia di coach Cozzoli da parte di Faggiano e Lescot; termina tuttavia 18-18 il primo parziale.
I secondi dieci minuti potremmo definirli con il ‘senno del poi’ quelli che hanno inciso maggiormente sull’esito dell’incontro con la grinta fino a quel momento quiescente della capolista che, stanziandosi nella metà campo avversaria, sigla con Lescot e Motta (tra i migliori interpreti) il massimo vantaggio gialloblu (35-44) mandando alla pausa le due formazioni con un distacco indubbiamente non abissale.
> continua…
Oggetto: Pubblicazione in onore di Mons. Michele PASTORE.-
Per onorare la memoria del nostro compianto ed indimenticabile Mons. Michele PASTORE (1939-2005), parroco per oltre un trentennio della parrocchia di San Rocco in Ceglie Messapica, intendiamo realizzare una pubblicazione commemorativa da diffondere in occasione del decennale della sua morte (luglio 2015).
Con la presente preghiamo, chiunque voglia offrirci la propria collaborazione, a far pervenire, quanto prima e nel modo che più riterrà opportuno, ANEDDOTI E TESTIMONIANZE scritte e/o fotografiche al seguente indirizzo:
Damiano LEO
Via Catullo 11/B
72013 CEGLIE MESSAPICA (BR)
Tel. 0831 38 85 83
Cell. 339 8860903
E-mail: damiano55@alice.it
Copia del testo che si andrà a stampare sarà donata a tutti i collaboratori e collocata nelle più importanti Biblioteche pubbliche della nostra provincia.
Sicuri di molte accorate adesioni, porgiamo, fin d’ora, i nostri più sinceri ringraziamenti.
Cordiali saluti
In fede
Damiano LEO
ciao Giac! …sn arrivato tardi, in “casa” non c’era nessuno, rimedio e scrivo di là http://zamobloggo.wordpress.com/2013/11/09/lunione-fa-la-forza-e-la-volonta-e-la-passione-fanno-il-resto/ 😉
Ceglie M.ca, 03/02/2014
Ottimo riscontro per l’incontro su “Ambiente, Salute, Territorio: il Caso Ceglie M.ca”
Ottimo successo di pubblico, venerdì 31 gennaio 2014 presso il salone della Parrocchia Maria Immacolata di Ceglie Messapica, per il primo appuntamento programmato da questa struttura, in occasione della settimana sociale di Azione Cattolica 2014.
L’argomento scelto, ha catturato l’attenzione degli oltre duecento presenti alla tavola rotonda, letteralmente incollati alle sedie dai contenuti delle comunicazioni offerte dai relatori. Ambiente-Salute-Territorio: il caso Ceglie Messapica, il tema trattato, ha riscosso gradimento e pur mantenendo in taluni preoccupazioni ed angosce, ha sicuramente contribuito ad una maggiore conoscenza del problema ambientale,cogliendo l’obiettivo degli organizzatori: offrire a tutti la possibilità di essere informati e quindi di essere cittadini e cristiani responsabili, partecipi di questioni assai delicate, come la tutela del creato e la necessità di conciliare le attività produttive, il lavoro, con l’esigenza di preservare la natura e la salute.
AC parrocchiale Maria Immacolata proseguirà nelle prossime settimane con altre iniziative pubbliche, aventi la stessa finalità: scuotere le coscienze, informare e formare, chiamare all’azione quanti si sentono ispirati dalla dottrina sociale della Chiesa. Il prossimo appuntamento si terrà a fine febbraio e verterà sulle questioni legate alla sicurezza e all’emergenza criminalità.
COMUNICATO STAMPA AZIONE CATTOLICA PARROCCHIA MARIA IMMACOLATA MADRE DELLA DIVINA PROVVIDENZA