Angela Merkel, in attesa di conoscere il risultato delle elezioni presidenziali in Francia che potrebbero bocciare la rielezione di Nicolas Sarkozy, da’ ragione al presidente della Bce e rivela di aver preso contatti con il governo italiano per promuovere iniziative concrete per la crescita nel prossimo Consiglio europeo di giugno. «Abbiamo bisogno di crescita, come dice Draghi, che passi attraverso le riforme strutturali. Noi abbiamo bisogno di crescita, crescita basata su iniziative permanenti, non solo su programmi di congiuntura», ha commentato la cancelliera tedesca riferendosi al discorso del presidente della Bce. Ho l’impressione che in Italia, mentre andiamo a gonfie vele con la tassazione, ci diamo da fare anche con le ruote di scorta. Fra l’altro, a ben pensarci, gli assi italo-tedeschi hanno lasciato amari ricordi.
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Cari amici, qui dico amici
Nel senso vasto della parola:
Moglie, sorella, sodali, parenti,
Compagne e compagni di scuola,
Persone viste una volta sola
O praticate per tutta la vita:
Purché fra noi, per almeno un momento,
Sia stato teso un segmento,
Una corda ben definita.
Dico per voi, compagni d’un cammino
Folto, non privo di fatica,
E per voi pure, che avete perduto
L’anima, l’animo, la voglia di vita.
O nessuno, o qualcuno, o forse un solo, o tu
Che mi leggi: ricorda il tempo,
Prima che s’indurisse la cera,
Quando ognuno era come un sigillo.
Di noi ciascuno reca l’impronta
Dell’amico incontrato per via
In ognuno la traccia di ognuno.
Per il bene od il male
In saggezza o in follia
Ognuno stampato da ognuno.
Ora che il tempo urge da presso,
Che le imprese sono finite,
A voi tutti l’augurio sommesso
Che l’autunno sia lungo e mite.Primo Levi, 6 dicembre 1985
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cinguettii
Tweet da smemorato_nigerIl tutto è falso, il falso è tutto
Questo mondo
corre come un aeroplano
e mi appare
più sfumato e più lontano.
Per fermarlo tiro un sasso controvento
ma è già qui che mi rimbalza
pochi metri accanto.
Questo è un mondo
che ti logora di dentro
ma non vedo come fare ad essere contro.
Non mi arrendo ma per essere sincero
io non trovo proprio niente
che assomigli al vero.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
E allora siamo un po' preoccupati
per i nostri figli ci spaventano
i loro silenzi i nostri sbagli.
L'importante è insegnare quei valori
che sembrano perduti
con il rischio di creare nuovi disperati.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Non a caso la nostra coscienza
ci sembra inadeguata
quest'assalto di tecnologia
ci ha sconvolto la vita.
Forse un uomo che allena la mente
sarebbe già pronto
ma a guardarlo di dentro
è rimasto all'ottocento.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Io che non riesco più a giudicare
non so neanche che cosa dire
della mia solitudine.
Guardo con il mio telecomando
e mi trovo in mezzo al mondo
e alla sua ambiguità.
C'è qualcuno che pensa
di affrontare qualsiasi male
con la forza innovatrice
di uno Stato liberale.
Che il mercato risolva da solo
tutte le miserie
e che le multinazionali siano necessarie.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Ma noi siamo talmente toccati
da chi sta soffrendoci fa orrore la fame,
la guerra le ingiustizie del mondo.
Com'è bello occuparsi dei dolori
di tanta, tanta gente
dal momento che in fondo
non ce ne frega niente.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Io che non riesco più a ritrovare
qualche cosa per farmi uscire
dalla mia solitudine.
Cerco di afferrare un po' il presente
ma se tolgo ciò che è falso
non resta più niente.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Il tutto è falso
il falso è tutto quello che si sente
quello che si dice
il falso è un'illusione che ci piace
il falso è quello che credono tutti
è il racconto mascherato dei fatti
il falso è misterioso
e assai più oscuro
se è mescolato
insieme a un po' di vero
il falso è un trucco
un trucco stupendo
per non farci capire
questo nostro mondo
questo strano mondo
questo assurdo mondo
in cui tutto è falso
il falso è tutto.
Il tutto è falso
il falso è tutto
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Il tutto è falso
il falso è tutto, tutto, tutto.Giorgio Gaber
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effettivamente il problema della crescita è oggi diventato dirompente. Purtroppo la classe politica non ha ben capito di quale tipo di crisi fosse questa, anche se un qualunque economista lo sapeva: è una crisi di sistema che dura parecchi anni e si risolve con cambiamenti drastici delle strutture economiche, sociali e politiche e geopolitiche. da economista l’avevo ben scritto in due articoli dell’ottobre e del novembre 2008
Sono d’accordo. Io non sono certo che la Sig.a Merkel voglia veramente la crescita dell’Europa. Temo voglia continuare a tenere la Germania in testa al gruppo fregandosene del gioco di squadra, eppure qualche scricchiolio circa la sua condotta dovrebbe averlo avvertito, basterà o dandole corda faremo la fine di Sarkozy?
la mia idea è che la Merkel, come Sarkosy e altri non hanno capito un’accidente della crisi, anche perché la precedente è stata coperta dalla seconda guerra mondiale e la precedente risale al ’29. questa sconta una grandissima difficoltà a essere governata anche perché una della cause è la pessima spesa pubblica di tutti i governi, che si sono indebitati oltre ogni limite e senza una reale motivazione.
La pretesa di riportare il debito pubblico sotto controllo in pochi anni cozza contro la necessità di investimenti per riorganizzare tutto e per migliorare la produttività del sistema
Beh, le motivazioni purtroppo sono realissime e di becera politica interna. Ora, se continuiamo ad avere una moneta unica e tanti debiti separati, dove possiamo andare? Gli Stati Uniti d’Europa quando nasceranno?
Cresciamo, ma continuiamo nella incompiuta costruzione!
e fosse solo il debito pubblico, ma abbiamo separato anche la gestione dell’economia e quella della politica estere (che è strettamente legata alla politica economica, anche se non sembra)
certo, un conto è andare a parlare con Obama o i cinesi come Italia, un conto sarebbe andare come Europa!
eh già! comunque se si guarda l’evoluzione geopolitica degli ultimi due secoli vediamo il continuo declino dell’europa, specialmete nel ‘900 la crescita degli USA, ma adesso il primo posto sembra sempre più essere quello della Cina sia per la potenza economica, sia per il peso politico e anche nel campo della ricerca scientifica sta facendo passi velocissimi
In effetti sono in molti ad affermare che il debito statunitense (detonatore della crisi) e quello europeo siano in mani cinesi, dopo aver ceduto il lavoro, dovremo cedere tutto il resto ai cinesi?
l’abbiamo già ceduto! Sono convito che certe posizioni in medio oriente siano legate alla penetrazione dell’influenza cinese che sostituisce quella americana, e non dimentichiamo che ora la ricerca cinese sulle energie alternative è forse più avanti di quella americana. non so sugli altri filoni
ti ricordi che la Lente del numero 1 di Spaziodi Magazine è stata sulla cina?
Nella nostra epoca, quella della velocità, il tema più “lento” è quello cinese, fra qualche anno si studieranno gli ideogrammi a scuola.
eh si! ma non sono tanto lenti, anzi vanno a razzo.
«Abbiamo concordato che il rilancio della
crescita deve avvenire attraverso un impegno senza tregua per il miglioramento della competitività e non attraverso un ulteriore indebitamento». Così il premier Mario Monti e il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso in una dichiarazione congiunta a Bruxelles.
In una dichiarazione congiunta il premier Monti e il presidente della Commissione Ue Barroso sono d’accordo «sulla necessità di sviluppare ulteriormente il mercato unico» e di «rafforzare l’applicazione delle sue regole», in particolare con «progressi» nei settori dell’economia digitale, dell’energia e dei servizi.
A parole niente male, a quando i fatti che ci permettano di spernacchiare le americane private agenzie di rating?
Non solo le americane private agenzie di rating, ma noi vogliamo spernacchiare anche le banche e la finanza americana che vivono in modo parassitario sulle nostre povere spalle. E’ giunta ormai l’ora di mandarli tutti all’inferno.
Scusatemi se sono entrato con uno slogan da corteo, a cui manca il meritato posto di alcuni “alleati” europei.
Io vorrei dire anche qualcosa di solido, di “tecnico”, se volete.
Con la storia del “debito” ci hanno messi all’angolo, oppure a terra, e continuano a stuprarci.
Il debito è diventato un ritornello come il peccato originale, così che dobbiamo sempre soffrire. Peggio: il debito diventa complesso edipico, ce ne dobbiamo vergognare, non si nomina!
Alla fine non si riduce la spesa per la corruzione, la spesa per la casta, l’enorme spesa per le banche e per la speculazione, e si è costretti a vergognarsi di pensare che l’unico impiego sacrosanto, istituzionale, legale, del debito è la spesa per gli investimenti e per la crescita!
Allora chi , come Monti o Tremonti o ABC, parlano di crescita senza investimenti sono o ipocriti irrecuperabili o irrecuperabili buffoni.
Ciao
Pietro
Proprio così, parlano di crescita e non agiscono di conseguenza, aspettano che arrivi da sola?
😦 Ciao Gia’ nun so che commenta’ ! Co sti professori, ciò tanta confusione drénto ar ciarvello. Che dichi sortimo fori da sta vite senza fine?
Ciao Franca carissima, con questi chiari di luna, la vedo ancora girare sta vite. Buon fine settimana!
Ecco la crescita… dei tagli!
Ho letto l’articolo sui tagli e i consigli e suggerimenti dei politici intelligentoni, da Bersani a Bocchino e Di Pietro…
Mi chiedo e gli chiedo: ma perché non gli sfilano la sedia dal culo, facendolo rovinare a terra sotto al tavolo?
Pietro Santo
Ho come l’impressione che contino di lucrare sulle macerie che si stanno accumulando, ma stanno facendo male a noi e alle loro… sedie.
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